Le origini della pesantezza addominale
di: Aleman78
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Può presentarsi in forma lieve o severa, andare e venire in relazione allo stato emozionale o comparire dopo i pasti; può interessare solo la regione alta dell'addome (epigastrio e ipocondri), quella periombelicale, o l'addome tutto intero.
Occorre innanzitutto differenziare tra distensione e pienezza addominale, per il loro specifico significato diagnostico; questi sintomi possono presentarsi isolatamente o associati ad altri, come pigrizia intestinale, eruttazioni e/o flatulenze, senso di pesantezza, astenia, digestione lenta e sonnolenza dopo i pasti.
La distensione addominale, sintomo estremamente comune, è caratterizzata dalla sensazione soggettiva di espansione dell'addome per cui si è infastiditi da qualunque cosa stringa; insieme vi è il riscontro obiettivo- alla palpazione della parete addominale- di toccare una superficie tesa come un tamburo. L'addome sembra gonfio come un pallone e alla palpazione si rivela duro, ma abbastanza elastico. Questi sintomi indicano l'esistenza di un ristagno di energia; quando vi è associata anche la sensazione di oppressione si può pensare a un ristagno più grave o alla presenza di umidità e mucosità.
La pienezza addominale viene descritta, da chi ne è soggetto, come la sensazione di pienezza e ostruzione che si prova dopo aver mangiato troppo. Alla palpazione l'addome è duro, ma non è disteso come un tamburo. Indica l'esistenza di ritenzione di cibo, di acqua o di umidità.
Distensione e pienezza addominale sono disturbi la cui localizzazione può essere avvertita in sedi diverse in momenti diversi e possono presentarsi sia in forma acuta che cronica.
Come regola generale, secondo la medicina cinese, la distensione addominale è conseguenza di una ostruzione del corretto fluire dell'energia di milza e stomaco, i due organi deputati al processo di assimilazione e distribuzione dei nutrienti (essenza estratta dagli alimenti) a tutto il corpo. Altri meccanismi, in aggiunta al primo, sono riconducibili a ritenzione di liquidi, stipsi, e accumulo di fattori patogeni, come umidità e mucosità.
Nella pratica clinica si osserva un intrecciarsi di questi vari fattori.
Alcune cause biomediche della distensione addominale:
- Gastrite cronica
- Disturbi funzionali della motilità intestinale
- Sindrome del colon irritabile
- Ulcera peptica cronica
- Colite cronica
- Ernia iatale
- Disturbi dell'alimentazione
- Terapia ormonale sostitutiva e pillola anticoncezionale
- Sindrome premestruale
- Epatite
- Cirrosi epatica
- Pancreatite cronica
- Calcolosi biliare
- Insufficienza arteriosa mesenterica
- Carcinoma gastrico, pancreatico o del colon
- Ansietà, depressione
Conoscere è il punto di partenza per impostare sia una prevenzione efficace, che una terapia risolutiva. La distensione addominale può manifestarsi sia in forma acuta che cronica. Se acuta, è riferibile a alimentazione inappropiata o a penetrazione di fattori patogeni esterni. Se cronica, come assai più frequententemente accade, è da fare risalire a condizioni patologiche di vecchia data, progressivamente deterioratesi; si associano nella genesi e nel mantenimento un deficit di milza e stomaco, complicato da ristagno dell'energia e accumulo di umidità /mucosità.
Eziologia
I fattori causali in gioco sono: alimentazione inappropriata, stress emozionale, stile di vita inaccurato, fattori patogeni esterni e, infine, ma non di secondaria importanza, il deficit dell'attività funzionale degli organi deputati al processo digestivo, milza e stomaco.
Alimentazione
La capacità digestiva, la qualità e la quantità del cibo ingerito, le condizioni in cui ci nutriamo sono le quattro condizioni che possono, da sole o in associazione, essere fattori di significato rilevante nel determinismo della distensione, della pienezza addominale e del ristagno di cibo.
* La capacità digestiva è determinante ed essa dipende, secondo la fisiologia della medicina cinese, dall'azione coordinata di stomaco e milza-pancreas.
* Problemi rispetto alla quantità nascono sia quando si mangia poco che troppo.
- Il mangiar poco si riferisce alla condizione di chi mangia poco perchè non ha da mangiare (vedi la pancia dei bambini del terzo mondo); di chi è sempre a regime restrittivo per timore di accumulare peso, fino a sfociare nell'anoressia; di chi mangia cibi a basso costo, cibo spazzatura - che riempie ma è privo di ogni potere nutrizionale; di chi esclude - per un motivo o per l'altro- completamente i carboidrati (cereali, frutta e verdura) o completamente le proteine animali (carne, pesce, uova, formaggi) o mangia sempre e soltanto gli stessi alimenti per comodità, o pigrizia, o moda. In ognuno di questi casi si viene a creare una situazione di carenza di energia. Il deficit di energia provoca gonfiore dopo mangiato, dolore sordo allo stomaco, debolezza muscolare, inappetenza.
- Il mangiare troppo: la quantità appropriata è sempre relativa alla capacità digestiva di ognuno e all'attività fisica svolta- ostruisce lo stomaco e ne ostacola la sua funzione che è quella di preparare il bolo alimentare e di sospingerlo verso gli intestini. Compare, di conseguenza, sensazione di pienezza e di sazietà, rigurgiti acidi, eruttazioni, alitosi, inappetenza.
- Alimenti di natura fredda: sono tali le verdure crude, i gelati la frutta e le bevande fredde. Essi, consumati in eccesso portano all'accumulo di freddo che ostacolal a capacità di trasformazione e trasporto degli organi digestivi.
- Alimenti caldi- speziati: sono inclusi in questa categoria salse e cibi speziati, carni e pesci affumicati e conservati sotto sale, le carni di agnello e montone, l'alcool. Un consumo inappropriato produce calore nello stomaco che si manifesta con bruciore, gonfiore, sete e comparsa di patina gialla sulla lingua.
- Zucchero e dolci portano all'accumulo di umidità e calore nello stomaco.
- Alimenti grassi, alimenti fritti, latte e derivati, consumati in eccesso portano alla formazione di umidità e mucosità che ostruiscono la circolazione dell'energia e rendono difficoltosa la digestione.
- Gli additivi alimentari, gli ormoni e gli antibiotici presenti in tracce negli alimenti, i residui di pesticidi e fertilizzanti, tutti con varie modalità disturbano la digestione e l'assorbimento dell'essenza estratta dagli alimenti.
Il mangiare è secondo la medicina cinese salutare se vengono rispettate le seguenti regole basilari:
- assumere il cibo ad orari regolari, in quantità decrescenti nei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena)
- masticare a lungo e focalizzare i sensi della vista, dell'odorato e del gusto sull'atto del mangiare
- non parlare e darsi il tempo di digerire prima di riprendere le altre attività.
- mangiare in fretta e mentre si fa qualcos'altro
- mangiare tardi la sera o di notte
- mangiare quando si è emotivamente stressati
- mangiare e contemporaneamente parlare di lavoro
- tornare a lavorare subito dopo aver mangiato
- mangiare alcuni giorni troppo (pranzi di lavoro copiosi), altri poco
- saltare colazione e pranzo e consumare solo un abbondante pasto serale
- mangiare mentre si guarda la televisione o si discute in famiglia
- mangiucchiare continuamente
- digiunare qua e là, quando si decide che è giunto il tempo per una 'purificazione' drastica.
Esso influenza molto, come tutti abbiamo sperimentato di persona, l'appetito e la capacità di digerire. Due sono gli stati d'animo che svolgono un ruolo dominante nell'influenzare la digestione: la collera e il rimuginare. La collera, se è trattenuta ostacola la circolazione dell'energia del fegato (ristagno dell'energia del fegato) e se è espressa determina l'innalzamento dell'energia (iperattività dello yang di fegato); in entrambi i casi è ostacolata la funzione digestiva. Il rimuginare e le preoccupazioni, a loro volta, fanno ristagnare l'energia e provocano il ristagnare degli alimenti nello stomaco.
Troppo lavoro, fisico e mentale ed eccesso di attività sessuale
Questi eventi provocano lentamente un deficit di energia e indeboliscono lo yin (di fegato e rene) e con varie modalità disturbano le funzioni digestive.
Fattori patogeni esterni
Il freddo e l'umidità di origine climatica o alimentare sono i fattori più frequentemente in gioco.
Il freddo può entrare direttamente nello stomaco e negli Intestini quando si è esposti al freddo esterno oppure se si è propensi a bere bevande fredde e a mangiare molta verdura cruda e frutta. Il freddo contrae e rallenta la circolazione di energia e sangue. Le donne sono più esposte durante e subito dopo il flusso mestruale e durante il puerperio.
Anche l'umidità penetra facilmente nello stomaco e negli Intestini, da sola o associata a freddo o calore (specie in estate), provocando una sensazione di pienezza e pesantezza, diarrea acuta e dolori addominali.
Deficit di milza e stomaco
La debolezza funzionale di questi due organi è la radice (causa principale) della maggior parte di casi di distensione addominale e contribuisce ad aggravare i quadri clinici dovuti ad altre cause.
Quando la milza è ipofunzionante l'essenza estratta dagli alimenti non viene distribuita agli altri organi e tessuti del corpo e si accumula nell'addome. Analogamente l'inefficienza funzionale dello Stomaco fa sì che gli alimenti immagazzinati non vengano sospinti verso gli Intestini, ne consegue ristagno degli alimenti, distensione addominale e stipsi.
Ulteriori complicazioni del malfunzionamento di milza e stomaco sono l'accumulo di umidità e mucosità.
Distensione addominale da eccesso
- Ristagno di energia con stipsi o pigrizia intestinale
- Distensione addominale che peggiora con la pressione
- Ristagno di cibo e blocco dei meccanismi dell'energia: migliora con l'eruttazione e le flatulenze
- Ristagno dell'energia fegato e stress emozionale
- Peggiora nel pomeriggio: accumulo di umidità - calore
- Peggiora mangiando: ristagno di cibi nello stomaco
- Associata con disturbi respiratori: ristagno dell'energia del pomone
- Peggiora quando si è stanchi e a fine giornata: deficit di energia.
- Associato con rapide fluttuazioni di peso, gonfiore di occhi e mani, urine scarse e ritenzione di liquidi: deficit di milza.
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Caterina MartucciFonte: Article-Marketing.it
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