Disturbi alimentari nel XXI secolo

di: kaisersauzee
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I disturbi alimentari si sono riproposti prepotentemente negli ultimi due decenni, da quando cioè nel mondo occidentale è aumentato (in meglio) il tenore di vita medio, ma contemporaneamente si alzato lo stress nella vita quotidiana dell'individuo.

Da ciò già si comprende quanto siano uniti i fattori dell'alimentazione e della qualità del cibo con la qualità e lo stile di vita di chi soffre di questo tipo di problematiche.

Come si fa ad individuare un problema di alimentazione ovvero un disturbo alimentare? Nella paura.

Nella paura di ingrassare, di prendere troppo peso pur mangiando in modo sano e in quantità normali. Nella paura che un "innocuo" pasto possa diventare causa di abbruttimento formale della persona, dovuto ad eccessivo grasso o adipe. In realtà il grasso non esiste: è il timore della sua percezione o comunque una percezione errata dell'identità corporale che spinge a questo tipo di problema.

Questa paura spinge di solito ad un bivio: o si digiuna costantemente, temendo anche di bere un bicchiere d'acqua (anoressia) , oppure si mangia senza sosta (bulimia), spesso vomitando dopo averlo fatto.

Nei casi di anoressia la necessità di dimagrire diventa l'unico obiettivo dell'individuo, che comincia così una cattiva abitudine alimentare, che lo porta - ad esempio - a digiunare o a fare molto esercizio fisico senza ingerire la quantità necessaria di energia per farlo.

E' abbastanza semplice individuare una diagnosi per questi gravi problemi di alimentazione, molto più difficile risalire alle cause psicologiche degli stessi : diventa a questo punto molto efficace il supporto di uno specialista (psicologo o psicoterapeuta), che riesca a "prendere per mano" il paziente.

Chi viene colpito dai disturbi alimentari?

I disturbi dell'alimentazione si verificano spesso nell'età adolescenziale e anche oltre, dai 12 ai 25 anni e colpiscono mediamente il 95% delle donne: il 5% degli uomini raggiunge tuttavia maggiore "consapevolezza" del problema molto prima delle donne, perché sono gli uomini che si riferiscono in maggior numero a centri di cura per i disturbi alimentari.

Informazioni sull'Autore

A. Fausto Giungato - realizzzazione siti web

Fonte: Article-Marketing.it

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<h1>Disturbi alimentari nel XXI secolo</h1> I <strong>disturbi alimentari</strong> si sono riproposti prepotentemente negli ultimi due decenni, da quando cioè nel mondo occidentale è aumentato (in meglio) il tenore di vita medio, ma contemporaneamente si alzato lo stress nella vita quotidiana dell'individuo.<br /> <br /> Da ciò già si comprende quanto siano uniti i fattori dell'alimentazione e della qualità del cibo con la qualità e lo stile di vita di chi soffre di questo tipo di problematiche.<br /> <br /> Come si fa ad individuare un problema di alimentazione ovvero un disturbo alimentare? Nella paura.<br /> <br /> Nella paura di ingrassare, di prendere troppo peso pur mangiando in modo sano e in quantità normali. Nella paura che un &quot;innocuo&quot; pasto possa diventare causa di abbruttimento formale della persona, dovuto ad eccessivo grasso o adipe. In realtà il grasso non esiste: è il timore della sua percezione o comunque una percezione errata dell'identità corporale che spinge a questo tipo di problema. <p> <strong>Questa paura spinge di solito ad un bivio</strong>: o si digiuna costantemente, temendo anche di bere un bicchiere d'acqua (<strong>anoressia</strong>) , oppure si mangia senza sosta (<strong>bulimia</strong>), spesso vomitando dopo averlo fatto.<br /> <br /> Nei casi di anoressia la necessità di dimagrire diventa l'unico obiettivo dell'individuo, che comincia così una cattiva abitudine alimentare, che lo porta - ad esempio - a digiunare o a fare molto esercizio fisico senza ingerire la quantità necessaria di energia per farlo.<br /> <br /> E' abbastanza semplice individuare una diagnosi per questi gravi problemi di alimentazione, molto più difficile risalire alle cause psicologiche degli stessi : diventa a questo punto molto efficace il supporto di uno specialista (<a href="http://www.giorgiogualazzi.it/">psicologo</a> o psicoterapeuta), che riesca a &quot;prendere per mano&quot; il paziente. <br /> </p> <p><strong>Chi viene colpito dai disturbi alimentari?</strong><br /> <br /> I <a href="http://www.giorgiogualazzi.it/">disturbi dell'alimentazione</a> si verificano spesso nell'età adolescenziale e anche oltre, dai 12 ai 25 anni e colpiscono mediamente il 95% delle donne: il 5% degli uomini raggiunge tuttavia maggiore &quot;consapevolezza&quot; del problema molto prima delle donne, perché sono gli uomini che si riferiscono in maggior numero a centri di cura per i disturbi alimentari.</p> <h2>Informazioni sull'Autore</h2> <p>A. Fausto Giungato - <a href="http://www.ateliercreativoassociato.com/">realizzzazione siti web</a></p> <p>Fonte: <a href="http://www.article-marketing.it/" title="Article Marketing">Article-Marketing.it</a></p>