Il Redentore, la festa più amata dai Veneziani
di: Francescapp
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Il
successo che ancora oggi questa festa è in grado di riscuotere sia
presso gli autoctoni che presso i visitatori ci fa forse dimenticare che
si tratta di una festa molto antica, nella quale si può leggere una
pagina buia ma importante della storia della Serenissima. La festa del Redentore a Venezia,
infatti, che si svolge ogni anno a Venezia ormai da secoli, è l’evento
che ricorda la costruzione della Chiesa del Redentore, nel XVI secolo,
come ex voto per la liberazione della città dalla peste, che stava
attanagliando la città e mietendo migliaia di vittime. Siamo nel biennio
compreso tra il 1575 e il 1577, due anni bui per la città durante i
quali la città perse quasi un terzo della popolazione a causa di una
terribile epidemia. Nel 1576, come estremo tentativo per contrastare la
peste, il Senato fece voto di realizzare una chiesa intitolata al
Redentore nel momento in cui l’epidemia terminasse. Fu così che nel
maggio del 1577, sull’Isola della Giudecca, venne posata la prima pietra
della Chiesa progettata da Andrea Palladio, e nel luglio dello stesso
anno i veneziani potettero festeggiare la fine della pestilenza con una
processione verso la Chiesa del Redentore (si trattava allora di una
chiesetta provvisoria in legno), che si snodava lungo un ponte di barche
che raggiungeva la Giudecca.
Quella del luglio 1577 fu solo la
prima delle processioni che si compirono e che continuano a compiersi
verso la Chiesa del Redentore. Ancora oggi, infatti, la Festa del
Redentore viene celebrata in ricordo della liberazione della città dalla
peste, e ancora oggi uno dei fulcri delle celebrazioni è la processione
verso la Chiesa, resa possibile dalla costruzione di un ponte votivo di
legno e provvisorio che collega le Zattere con la Giudecca. La festa
del Redentore conserva quindi una forte connotazione religiosa, ma si
tratta anche di un evento folcloristico apprezzato non solo dai
credenti, un evento che mischia molti elementi diversi facendone una
festa interessante da diversi punti di vista.
Come detto, la
festa del Redentore si dipana nell’arco di due giornate: nella giornata
del sabato i veneziani cominciano a preparare le imbarcazioni per uscire
in mare e godersi la festa sull’acqua (ma la festa si può seguire anche
sulle terrazze o dalle calli della città), mentre viene aperto il ponte
votivo verso la Giudecca, verso le 19, e poco prima di mezzanotte
comincia il grandioso spettacolo pirotecnico che illumina il Bacino di
San Marco. La domenica è invece la giornata dedicata alle Regate del
Redentore, che iniziano nel pomeriggio, e agli appuntamenti religiosi,
con la Santa Messa celebrata nella Chiesa del Redentore.
Un evento suggestivo, cui vale la pena partecipare se in luglio vi trovate nelle città, terme e spa nei dintorni di Venezia.
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Articolo a cura di Francesca TessarolloPrima Posizione Srl
Fonte: Article-Marketing.it
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