L’emergenza rumore, come affrontarla
di: martinapp
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Chiunque sia abituato a vivere in città tende a dare il rumore per scontato, tant’è che è classico il senso di spaesamento che coglie quando ci si trova a passare una serata in campagna o in un piccolo centro e ad avere intorno finalmente un po’ di vero silenzio.
Il
silenzio a volte non ci ricordiamo nemmeno più cosa sia. È un qualcosa
da temere, come il silenzio imbarazzato di due persone che non sanno
cosa dirsi. Eppure a volte il silenzio è d’oro. Si dice anche che
quando due persone riescono a stare insieme anche senza parlare, quella
sia la vera amicizia. Niente discorsi inutili, niente rumori che
confondano il pensiero.
Ma questo non è certo il problema più
grave. Prima di tutto perché l’abitudine al rumore è solo parziale, in
effetti il corpo continua a percepirlo e- a lungo andare- la cosa non
è priva di conseguenze.
In Europa si stima che circa il 25%
della popolazione sia quotidianamente esposta a rumori così elevati da
essere un serio pericolo per la salute. Studi recenti dimostrano che il
rumore è oggi una delle principali cause del peggioramento della
qualità della vita nei centri abitati, in particolar modo nelle grandi
città. Sia al lavoro che a casa, siamo bombardati in continuazione,
sarebbe quindi meglio come minimo adottare dei filtri di trattamento d'aria come prima barriera contro il rumore.
Il
problema in molti casi però si aggrava perché molti giovani soffrono di
perdite dell’udito ma non se ne rendono conto e soprattutto non si
rendono conto dei pericoli a cui si espongono sul posto di lavoro
quando non si indossano i paraorecchie o non sono utilizzate per
esempio delle cabine silenti,
in discoteca, se si ascolta musica con la cuffia ad alto volume, nel
traffico, in metropolitana, sui mezzi pubblici, nelle piazze.
Pochi
i luoghi che dall’inquinamento acustico sono immuni. Oggi questo
problema presenta il conto in termini d’insonnia, palpitazioni,
depressione, sensazione d’insicurezza, mancanza di concentrazione,
elevato livello di stress, incapacità di restare in silenzio, disturbi
del sonno, disturbi della memoria, irascibilità, fretta. E
l’Organizzazione Mondiale della Sanità inizia a considerare il rumore
urbano una delle cause d’ipertensione e tra le cause d’infarto.
Un problema quindi da non prendere certo sottogamba, né al lavoro né a casa. Una delle migliori soluzioni sarebbe insonorizzare le pareti,
questo ha una duplice funzione. La prima è di tenere al di fuori delle
mura domestiche i rumori molesti e quindi di evitare le contaminazioni
almeno quando si è dentro casa o in ufficio. La seconda è di non far
uscire il rumore all’esterno, in presenza di lavorazioni
particolarmente rumorose o di televisori o radio col volume al massimo.
In questo modo non saremmo danneggiati dai rumori altrui o comunque non
danneggeremmo gli altri coi nostri rumori.
È importante
preservare le nostre orecchie e i nostri cervelli da questa pericolosa,
anche se spesso sottovalutata, causa di inquinamento. Ma è altrettanto
importante evitare che anche gli altri subiscano questi gravi danni
fisici e mentali!
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A cura di Martina MeneghettiPrima Posizione Srl - Ottimizzazione internet
Fonte: Article-Marketing.it
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